Le App di dating sono sicure? La risposta è sempre la stessa: “dipende!”. Sono uno strumento e, come tale, possono essere utilissime o pericolosissime. E’ come chiedersi se sia sicura una strada o una piazza piena di gente.
Probabilmente no, a priori non lo è, ma se la percorriamo in modo consapevole e attento, può essere un posto per incontrare persone, amici, amanti, compagni di una vita o di qualche attimo, davanti ad un drink.

In questo articolo cercherò di spiegare quali sono le principali insidie delle app di dating in termini di dati personali, perdita di controllo degli stessi e di altro materiale delicato, incontri (virtuali o reali) che non sempre risultano gradevoli.
Capiremo anche quali buone pratiche attuare per correre meno rischi e prendersi la libertà di vivere le app di dating con maggiore tranquillità.


Cosa sono le app di dating, i.e, le applicazioni per incontri online

Le app i dating sono dei “luoghi virtuali”, siti web ma soprattutto applicazioni per mobile (tablet e smartphone), tramite i quali incontrare (inizialmente solo virtualmente ma con la finalità di incontrare di persona) persone affini a noi, ai nostri interessi o semplici gusti estetici, con i quali avere un flirt, un’avventura, una storia d’amore vera e propria.

Un tempo erano le agenzie matrimoniali a creare questi “match”, oggi invece ci pensa un algoritmo che ti propone, sullo schermo del telefono, delle foto di persone che possono essere compatibili con te e che sono, si spera, alla ricerca dello stesso tipo di relazione.

Le principali app di incontri online sono, ad oggi, Tinder, Meetic, Badoo, Academic Singles, e poi ce ne sono diverse più di nicchia, dedicate agli incontri LGBTQ, alle persone over 50, a chi cerca solo rapporti sessuali e anche a chi cerca solo storie che conducano ad un matrimonio.

Le app di dating, come tutte le app, archiviano dati e informazioni personali (che a volte possono essere pure dati c.d. “particolari” – per intenderci, quelli che, una volta, si chiamavano “dati sensibili”).

app do dateing sicure

Tutto molto bello, sì: in un mondo e in alcune età in cui è sempre più difficile condurre vita sociale per sperare di trovare qualcuno che ci dia delle emozioni, queste applicazioni possono avere una loro utilità, e molte persone hanno trovato attraverso esse delle storie anche importanti (nel sondaggio che ho effettuato nella mia community su Instagram – ah, non ci sei? Unisciti a noi, qui! – alcune persone hanno anche trovato l’amore della vita e sono felicemente convolate a nozze).

Tuttavia, la questione relativa alla sicurezza delle app di dating non è solo un cruccio mio, che sono la vostra avvocata bionda e rompiscatole del web.

Per capire quando queste app possano comportare pericoli di diversi livelli, basti pensare che Tinder, la principale app di dating al mondo, ha creato un servizio attraverso il quale segnalare (alla app e, suo tramite, alla polizia) gli appuntamenti finiti in atti violenti o situazioni persecutorie.
Ho spiegato meglio questo ed altri aspetti in un articolo sulle varie forme di molestie di cui si può essere vittime sul web. Lo trovi qui

app di dating sicure

Vediamo dunque, all’atto pratico, come ridurre al minimo i rischi di privacy e incolumità nascosti dietro a siti che raccolgono dati personali, che ci permettono di incontrare a fini galanti perfetti sconosciuti.

1 – Fornisci solo i dati indispensabili

Quando ti iscrivi al servizio (cioè, quando fai l’iscrizione ad una app di appuntamenti), fornisci solo i dati indispensabili per il regolare di utilizzo.

2 – Controlla le impostazioni della privacy e disattiva l’opzione di raccolta dati non indispensabili

Ebbene sì, mai come in questi casi è fortemente consigliabile leggere l’informativa privacy. Leggerla tutta, senza barare, e deselezionare l’opzione di raccolta dati non indispensabili.

Leggi sempre con attenzione l’informativa sul trattamento del dati, con particolare riferimento a quanti e quali dati personali vanno raccolti, chi li tratterà e con quali finalità, per quanto tempo verranno conservati e se possono essere condivisi con terze parti per finalità commerciali o di altra natura;

Se il sito non vi dà queste informazioni e l’opzione di deselezionare la fornitura di dati non indispensabili, potete segnalarlo al garante della Privacy.

3 – Blocca l’accesso a memoria, microfono, camera

Spesso, quando ci registriamo ad una app, diamo il consenso e l’accesso alla nostra gallery fotografica, al microfono e alla memoria del cellulare. Questo sarebbe da evitare sempre, per qualsiasi applicazione, ma in alcuni casi è incompatibile con l’utilizzo della app stessa.
Ad esempio, se uso un’applicazione per modificare le mie foto, è ovvio che devo dare accesso alla gallery e se voglio mandare messaggi vocali, devo consentire alla app di accedere al microfono.

Nel caso delle app di dating, spesso i messaggi vengono inviati tramite chat e non tramite voice message, almeno nelle fasi iniziali, quando non avviene il così detto “match” con qualcuno.

Ecco, in tal caso, disattiviamo dalle impostazioni del telefono l’accesso al microfono.

4 – Disattiva l’accesso ai dati di geolocalizzazione

Il più delle volte, le app di dating usano la geolocalizzazione per farci imbattere, sempre tramite l’applicazione, in persone della nostra zona; ma se per te questa funzione non è immediatamente necessaria o se non la usi sempre, ma solo saltuariamente, disattivare la geolocalizzazione appena possibile è una garanzia in più che dai alla tua privacy.

5 – Evita l’accesso da altri social

Evita di iscriverti al sito tramite l’accesso ai tuoi profili social o ad altri servizi online in cui sei registrato, per evitare che l’app/sito di dating abbia eventuale accesso ad ulteriori informazioni del tutto non indispensabili all’uso dell’app stessa.

Questi primi suggerimenti hanno a che fare soprattutto con la tutela della tua privacy, perché i dati usati nelle app di dating potrebbero rivelare veramente molto di te ed essere davvero dati particolati (sempre gli ex dati sensibili, come, ad esempio, l’orientamento sessuale) e non stare attento alla loro gestione potrebbe comportare anche la cessione ad aziende non del tutto in linea con i tuoi interessi, le tue scelte di consumo, la tua etica personale. O semplicemente, una cessione che non vuoi si verifichi.

Vediamo adesso di scendere nei consigli più specifici per tutelare l’incolumità fisica, non solo relativa ai dati.

app per adulti

6 – Usa, finché possibile, un nick-name

Considera la possibilità di interagire con gli altri utenti, quanto meno all’inizio, facendo ricorso ad un nick-name o pseudonimo e di iscriverti non usando il tuo indirizzo e-mail abituale, ma creandone uno apposito senza alcun riferimento alle tue generalità.
Di fronte allo schermo, dall’altra parte, potrebbe esserci chiunque, per adesso e per quello che ne sappiamo: dal possibile co-genitore di felice e sana prole a Hannibal the Cannibal. In mezzo, un’infinita serie di sfumature.

7 – Scelta della foto

Data la modalità “catalogo” (sembra brutto dirlo, ma è così) con cui le app di dating ti “propongono” come match possibile con altre persone, so bene che la foto diventa importante, quando non indispensabile per usare il servizio. Tuttavia, accertiamoci se non sia possibile rendere accessibile la foto solo agli utenti autorizzati o con i quali hai in fine deciso di interagire;

8 – Occhio alle immagini con riferimenti intimi o sessuali

Che sia attraverso la foto profilo o tramite invio privato, ricordiamo sempre che diffondere in rete immagini personali, specie quelle a contenuto sessuale più o meno esplicito, ci espone al rischio di essere vittime di sextortion (ricatto sessuale online), revenge porn (diffusione di immagini compromettenti a scopo diffamatorio per vendetta – qui scrivo cosa fare se si è vittime di revenge porn), o deep nude (la creazione di video falsi in cui soggetti con il proprio viso compiono atti sessuali espliciti).

Dal momento che si tratta di App per soli adulti, diamo un senso anche intellettuale a quel “soli adulti”: comportiamoci come tali, proteggiamo la nostra persona, la nostra privacy, la nostra intimità e i nostri dati. E sì, dal momento che siamo adulti, sprechiamolo qualche minuto a leggere BENE tutta quell’informativa!

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