Hai un’idea, e vuoi renderla una fonte di guadagno, hai il sogno di metterti in proprio, stai analizzando l’enorme potenziale della comunicazione e del mercato digitale e ti rendi conto che potresti realmente creare un impatto positivo sulla tua vita, sul tuo percorso lavorativo, persino sul mondo (sì, l’impresa, fatta con una certa etica, può avere un buon impatto sul mondo, qui ti spiego meglio come e perché).

Insomma, vuoi aprire un’attività ma non sai nulla o quasi di forme d’impresa possibili, livelli di tassazione applicabili, come trovare fondi per le spese iniziali (e non solo iniziali) e, non da ultimo, ti chiedi quanti soldi servono per aprire un’impresa.

Rispondo a un po’ di queste domande, alle quali avevo già detto qualcosa ai miei follower su Instagram (dove ti consiglio di seguirmi); le domande alle quali troverai risposta oggi sono

  • quali forma d’impresa esistono e quale scegliere in base alle tue esigenze
  • come ottenere finanziamenti
  • come mettersi in regola dal punto di vista fiscale per poter vendere (anche online)

Io sono Valentina Fiorenza, Avvocato esperta in diritto digitale, GDPR, marketing e proprietà intellettuale.

Scegliere la giusta forma di impresa e diventare imprenditore

L’imprenditore, cioè chi crea una forma di impresa, è colui o colei che esercita un’attività economica organizzata per la produzione o scambio di servizi e beni.

Se vuoi, puoi approfondire su chi è un imprenditore e quale è la differenza tra un imprenditore e un libero professionista.

L’attività di impresa può essere esercitata in forma individuale o societaria e le società possono essere di persone o di capitali.
Molto importante è, ovviamente, scegliere la forma giuridica più confacente alle proprie necessità al fine di esercitare al meglio la professione o il commercio desiderato.

Le forme possibili di impresa sono

1. Ditta individuale

forme di impresa

Si tratta della forma più semplice per l’esercizio dell’impresa. Ideale per professionisti o singoli imprenditori è perfetta per cominciare.

Il soggetto (imprenditore) risponde con tutto il suo patrimonio dei debiti contratti nell’esercizio dell’attività di impresa.

Molti liberi professionisti che hanno raggiunto un certo livello di fatturato si chiedono spesso se non sia il caso di passare ad una forma di impresa più complessa, ma hanno bisogno di una guida in merito ai principali cambiamenti che la scelta comporterebbe sia un piano fiscale che legale.

Leggi anche qualche consiglio legale per liberi professionisti e micro imprenditori digitali.

2 – Società a nome collettivo (snc)

Indicata nel caso in cui due o più soggetti decidano di esercitare collettivamente (insieme) l’impresa. I soci sono illimitatamente responsabili ma vige il principio della preventiva escussione (cioè, il creditore della snc deve prima chiedere il pagamento alla società e solo dopo, in caso di parziale o totale insoddisfazione, ai soci).

3 – Società in accomandita semplice

definizione imprenditrice digitale per la legge
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Questo tipo di società di persone è formata da più persone che però decidono di avere, nella società stessa, diritti e oneri differenti.
In questo tipo di società ci sono i soci accomandanti, cioè soci che rispondono dei debiti sociali limitatamente alla quota conferita, e accomandatari, i soci a responsabilità illimitata.

Consigliata per gruppi di soggetti, anche familiari, in cui alcuni non hanno interesse alla gestione della società.

4. Società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.)

Creata per e prediletta da giovani imprenditori, si tratta di una forma societaria con autonomia patrimoniale perfetta, cioè in cui dei debiti sociali risponde esclusivamente la società col proprio patrimonio.

Il capitale minimo per creare una srls è di 1 euro (non è un errore, serve davvero solo un euro, simbolico) e si può costituire tramite modello prestabilito dal ministero. Il fatto che sia così economico non deve farci credere che sia tutto semplice, come spiego in questo approfondimento su pro e contro sulle varie forme di impresa.

5 – Società a responsabilità limitata (S.r.l.)

La S.r.l., invece, si costituisce con un atto pubblico e per crearla serve un capitale minimo – molto meno simbolico della srls – di 10mila euro (che può essere anche non interamente versato).

Anche nel caso della S.r.l. c’è la così detta autonomia patrimoniale perfetta, definita nei precedenti paragrafi.

La s.r.l. può essere anche unipersonale ma, in questo caso, il capitale minimo di 10mila euro deve essere interamente versato. Inoltre, come già la s.r.l.s, la s.r.l. richiede diversi adempimenti che possono far lievitare notevolmente i costi di gestione.

Per scegliere la forma più adatta a te, ti consiglio di prendere in considerazione non solo i fattori economici ma anche il tuo business plan, le previsioni di crescita e vari altri aspetti per i quali un consulente potrebbe esserti di grande aiuto.

Come avere accesso ai fondi per l’impresa

cosa fare quando il cliente non paga

Grazie all’aiuto di una consulenze finanziaria, Ami (nota sul web come Pecuniami) , vi propongo una lista di suggerimenti preziosi per avere accesso ai finanziamenti per l’impresa.

I finanziamenti possono essere di vario tipo in base alle necessità del richiedente.
In base al tipo di finanziamento e alla sua entità, la banca ci farà diverse richieste, soprattutto in termini di garanzie.
Queste varieranno anche in base al richiedente: atterranno alle persone, nel caso di una ditta individuale o una società di persone (es. Controlli di natura reddituale), diversamente, riguarderanno la storia, bilanci e patrimonio della società nel caso di una soc di capitali.⁣

Un paio di dritte in proposito: ⁣
Come avere finanziamenti senza garanzie?
Se non hai garanzie per la banca e nessuno che possa prestarle per te esistono delle strutture chiamati CONFIDI che, come attività d’impresa, prestano garanzie per la richiesta di prestiti in banca. ⁣
Badate bene affinché i dati economici da presentare alla banca siano chiari. Questo perché influisce sia sulla presentazione della persona o dell’impresa, che in questo modo, risulta essere positiva, sia perché una contabilità in ordine permette di velocizzare la pratica. ⁣
Poter presentare i bilanci (definitivi o provvisori) o i business plan, se il prestito è di un certo importo, servono a far capire alla banca che investire nel nostro progetto è un buon investimento.⁣

Come aprire la propria attività d’impresa?

La decisione della migliore forma di impresa, oltre che con i tuoi soci, se ne hai, è bene discuterla e concertarla anche con il tuo commercialista o consulente fiscale.
Infatti, il passaggio successivo, quello che porta l’impresa dall’essere un sogno o un progetto a una realtà, è prima di tutto la dichiarazione al fisco della sua esistenza, attraverso l’apertura della partita iva e l’iscrizione ai registri obbligatori ed eventuali albi professionali in base al tipo di attività specifica che si va a svolgere.
Ci sono anche vari aspetti da prendere in considerazione in merito all’iscrizione alla Camera di Commercio, obbligatoria per artigiani e commercianti, obbligatoria solo in alcuni casi per chi vende servizi e non prodotti.

Consigli in più per mettere in sicurezza la tua idea imprenditoriale