Violare il diritto d’autore online è pratica tanto diffusa quanto difficile da controllare a pieno, ma possiamo fare in modo di utilizzare contenuti per noi utili, ma non nostri, partendo da

  • buone maniere
  • buona fede
  • conoscenza di alcune leggi facili da rispettare.

In un mondo di content creator, in un universo web formato e arricchito da persone che, gratuitamente e quotidianamente, mettono online conoscenza, consigli, tutorial, approfondimenti e riflessioni su tutti gli ambiti del sapere, può capitare di avere bisogno di un contenuto, soprattutto visual o audio e di non averlo.
E da dove attingiamo? Ma dal web, ovviamente!

Ma come vi dico sempre, ogni giorno, soprattutto nelle nostre digressioni su Instagram (non mi dire che ancora non mi segui!?) il fatto che una risorsa si possa trovare in 10 secondi o anche meno grazie ad una ricerca su Google, non vuol dire affatto che possiamo usarla liberamente.

Ecco dunque una piccola guida su come trovare un contenuto e usarlo senza violare la legge sul diritto d’autore.

Ciao, sono l’Avv. Valentina Fiorenza.

Sì, sono proprio quella che su Instagram è The Blonde Lawyer e parla ogni giorno di diritto digitale, GDPR, copyright, umanità.

Offline redigo contratti, registro marchi, aiuto soprattutto lavoratori creativi digitali a districarsi nel complesso ma interessante mondo del diritto digitale.

Usiamo directory di contenuti royalty free

Esistono, per le immagini come per i suoni e video, dei siti che sono dei veri e propri aggregatori di contenuti ai quali possiamo attingere gratuitamente, e sono un pozzo di possibilità per i content creator dei quattro angoli del pianeta: sono i siti che diffondono contenuti utilizzabili senza pagare e in alcuni casi anche senza citare la fonte.
Mi raccomando, però, anime candide e senza malizia: quando usate un contenuto di un qualunque sito web e directory royalty free state accettando delle condizioni di contratto e di utilizzo, quindi ricordatevi di leggerle (e rispettarle).

Leggete le condizioni di utilizzo di Canva, di Unsplash e di tutti i siti dai quali prendete materiale non creato da voi, perché non sempre con quel materiale ci potete fare proprio tutto tutto.

Scopri, ad esempio, cosa NON puoi fare con Canva.

Usiamo materiale sotto licenza Creative Commons

Anche qui, non tutti sanno che “Creative Commons” non vuol dire “è free, ci faccio quello che mi pare”.
Ti lascio una guida semplice ma completa, anche da un punto di vista legale, all’uso di materiale sotto licenza creative commons.

app spia
Unsplash – downloaded 5.22

Impariamo la sottile ma utile differenza tra copyright e diritto d’autore e cosa sono i diritti morali

(Ne parlo nell’articolo di cui al link qui sopra e credo possa esserti utile come approfondimento perché si parla anche di diritti morali; nel caso in cui violassi il diritto d’autore usando materiale sul quale non hai l’autorizzazione, pagheresti anche questa “porzione” di diritto d’autore).

Chiediamo di poter usare un contenuto

Poniamo caso che per chiudere questo articolo sul rispetto del diritto d’autore online io avessi bisogno di una foto specifica, o che tu, per creare il tuo podcast, abbia trovato la traccia audio della vita!
Oppure pensiamo a un social media manager che deve realizzare un mini spot in 9:16 per un cliente su Instagram, ma il cliente non ha video di qualità affini al tema e il SMM in questione trovi proprio il segmento di video che fa al caso suo.
E nessuno di questi tre elementi è protetto da Creative Commons, nessuno è su Canva o Unsplash o tra le tracce royalty free presenti sui siti per creare podcast.

Che si fa?

Tanto per cominciare, non basta decidere di prendere quel contento e citare la fonte come semplice e unica forma di cortesia.
Non basta neanche pensare che “tanto non se ne accorgerà mai, lo uso lo stesso”, non solo perché è palese malafede ma anche perché è ingenuo pensare che un professionista che diffonde i suoi contenuti online non abbiamo modo di rilevare e risalire a chi ha violato i suoi diritti d’autore.

Allora possiamo, banalmente, chiedere il permesso di usare quel contenuto!

Come chiedere di poter usare un contenuto online, non nostro?

mani sulla tastiera di un computer
ph. Corinne Klutz – unsplash – downloaded 4.22
  1. Cerchiamo il contatto e l’indirizzo email dell’autore e presentiamoci

Scontato? Banale? Forse demodè, stando alle mie statistiche, ma vi garantisco che è gradito. 

  • Spiega come e perché ti sei imbattuto nel contenuto in questione

Argomenta in breve di cosa avevi bisogno quando hai trovato il suo contenuto; una cosa tipo “apprezzo molto il tuo lavoro e mi piacerebbe utilizzare il tuo contenuto nell’ambito di questo progetto” (magari all’autore piace come approccio e idea e collabora volentieri);

  • Spiega come e per quanto vuoi utilizzare il contenuto;

Una cosa è farci un post su Instagram, una cosa produrci diecimila magliette (magari da vendere); siamo sinceri e chiediamo come arrivare ad un accordo.

  • Chiedi come l’autore vuole essere citato;
  • Chiedi se ci sono delle fee da pagare per l’utilizzo dell’opera;

Se per noi è davvero importante, perché non considerare anche l’ipotesi di un giusto costo da pagare a chi l’ha creata? Infondo i content creator di qualcosa dovranno pur campare!

  • Fai contrattualizzare la richiesta e la risposta

Soprattutto se il contenuto non è solo una foto che deve finire su un feed instagram per ragioni non commerciali ma se si tratta di un contenuto destinato ad una vita organica più lunga, mettete tutto per iscritto.

Se il creator vi dice che basta menzionarlo in tal o tal altro modo, che lo scriva via mail o facciamo scrivere un documento di nulla pretendere.

Se il contenuto possiamo usarlo pagandolo, cioè acquistando parte dei diritti, è il caso di far redigere da un avvocato (e che ci stiamo a fare?) un accordo tra parti che specifichi chi ha comprato cosa, a quanto, da chi, quanto lungo vale quell’acquisto e quel diritto di utilizzo e altre cose che possono tornare utili in tutti li accordi civili, anche online .

  • Ringraziamo

Il tempo che vi dedicano gli altri non è scontato, soprattutto se state chiedendo (gratis) di utilizzare un contenuto di proprietà di qualcun altro. Il minimo che potete fare è essere gentili.