Ecco una serie di cose che servirebbero alla tua attività online e che una consulenza legale digitale può aiutarti a mettere a posto.
Si fa presto a dire “imprenditrice digitale”: per esserlo davvero, purtroppo o per fortuna, non basta avere una connessione a internet e un bel sito web. Servono una serie di responsabilità e azioni che fanno le vere imprenditrici (e imprenditori o liberi professionisti che lavorano online) per garantire se stesse, clienti e fornitori, il proprio lavoro a il professionale e sereno svolgimento dello stesso.
Facciamo insieme una check list di cose da mettere in regola, per le quali potrebbe servirti una consulenza legale.
Il tuo marchio è registrato?
Hai messo su il tuo sito web, hai redatto pagine e pagine di chi sono, cosa faccio, quanto costo, contattami perché…
Hai lavorato settimane alla tua palette e magari hai fatto ore di brainstorming con i grafici per creare anche il tuo logo.
Tutto questo, palette, concept, ideazione grafica che confluisce in un logo è il tuo marchio. Ci hai mai pensato? (Ti prego, dimmi di sì).
Il tuo marchio, in parole poverissime, è lo strumento con cui tutti gli altri – i tuoi clienti in primis – devono riconoscerti al volo e sì, va registrato per poter impedire agli altri di usarlo e perché il mondo fuori è spesso sleale e quello che funziona con te potrebbe essere preso da qualcun altro nell’illusione di poter replicare il tuo percorso.
Ma andiamo oltre questo esempio, che è il più ovvio, per farti capire perché registrare il tuo marchio è così importante.
Hai creato un gruppo Facebook sulle fantastiche proprietà organolettiche dell’ananas nano di Chiwanga che è diventato una grande community di appassionati, followers e clienti entusiasti, sulla quale hai investito tanto che è parte del tuo business.
Oltre al nome hai fatto anche un logo, che magari hai anche impresso su decine di spillette e shopper di canapa che vendi con soddisfazione.
Beh… finché non registri quel marchio, ci potrebbe essere qualcuno che potrebbe registrarlo prima di te e dirti che non puoi usarlo. Sembra contorto?
Forse, ma il succo è che “vince” chi registra prima. Vero è che ci sono tutele per usi del marchio effettuati anche senza la registrazione ma lì ci addentriamo in un terreno molto più scivoloso e meno certo.
Registrare il tuo marchio è un modo per dare spessore e credibilità nonché una certezza giuridica alla tua creazione e, ovviamente, al tuo lavoro.
Se vuoi sapere come registrate un marchio, la tua avvocata del digitale è qui per te.
Hai una buona cookie e privacy policy?
Sappiamo ormai che qualunque sito web, persino il più piccolo, ha bisogno di una pagina dedicata alla cookie policy e privacy policy.
Ma non tutti sanno che fare copia incolla da quella dei proprio competitor o amici del web non è affatto una buona idea.
Infatti, quello che proprio non vogliamo capire è che, per quanto i siti web ci possano apparire tutti uguali, un realtà sono tutti diversi per la presenza di diverse tipologie di plugin, diversi social, diversi accordi fatti con Google.
C’è chi ha le Ads e chi no, c’è chi ammette i commenti tramite registrazione Facebook e chi tramite registrazione al sito, c’è chi ha un e-commerce e chi fa affiliazioni.
Per tutte queste cose servono voci differenti nei contratti.
Tu sei certo di avere una cookie e privacy policy fatta a dovere?
Hai tutti i documenti in regola?
E poi… non bastano spesso i documenti di Cookie e Privacy Policy.
Se hai un e-shop serve un contratto di vendita.
Se hai una newsletter serve un’informativa sulla newsletter.
Una chiacchierata con un consulente legale digitale (cioè con un’avvocato che elargisce supporto tramite web, come la sottoscritta) può aiutarti tanto per cominciare ad avere chiaro in mente di che cosa hai bisogno nel tuo caso specifico, in base al tuo modello di business online.
Ecco una check list dei documenti da avere sul sito web
Contratti per professioni digitali, questi sconosciuti
Social media manager, blogger, influencer… e contratti
Spesso chi svolge una delle tante libere professioni digitali e creative lamenta la scarsa consapevolezza in merito alla complessità del proprio lavoro.
I lavori creativi sono lavori, sono complessi anche se sono fatti di web e creatività, ma se i clienti non lo comprendono o fingono di non comprenderlo, forse è perché sono gli stessi professionisti a non mettere da subito le cose in chiaro.
Come farlo? Con un contratto, baby!
Provo ad indovinare: buona parte dei social media strategist freelance che leggono questo articolo, lavorano da mesi o anni per clienti (agenzie di comunicazione o aziende) senza uno straccio di contratto.
Fate la creatività e i piani editoriali, li mandate al ciente , a fine mese emettete una fattura (almeno spero) e basta così.
Vi do una notizia: se non è il cliente a proporvi un contratto, potete essere voi a farlo.
Un accordo nel quale stabilite chiaramente cosa dovete fare vuole dire comunciare anche ciò che non siete tenuti a fare, ad esempio essere inseriti in chat WhatsApp in cui arrivano comunicazioni ad ogni ora…, fare grafiche per i 6×3, fare brochure (purtroppo sono tanti i clienti che pensano “perché farle fare ad un grafico se pago un social-media-coso per fare tutto?”).
Voi, liberi professionisti del web, inoltre, fate parte e avete creato un mercato del lavoro ancora molto ibrido e spesso sono i vostri stessi clienti a non aver ben chiari i doveri contrattuali e cosa contrattualizzare.
Ad esempio, è probabile che molti travel blogger e influencer che vengono invitati ai blog tour abbiano a che fare con partner che ancora non hanno ben chiara la mole di lavoro e l’impegno professionale necessario per produrre contenuti promozionali online.
Quante volte avete fatto foto e video durante un’esperienza (magari neanche retribuita) e vi è stato chiesto “ma poi, ce le mandi le foto/i video?”.
Bene, un contratto che metta nero su bianco quale sarà il vostro impegno e i vostri oneri, la retribuzione se presente e i rimborsi dovuti, quale materiale verrà condiviso e quale resterà di vostra proprietà, vi permetterà di lavorare tutti in modo più sereno e soprattutto di far capire l’entità del vostro lavoro.
Mi raccomando… fateli questi contratti! Se volete che il vostro impegno venga riconosciuto come tale, fateli!
Qui ti parlo meglio dei contratti per blogger
Qui dico qualcosa in più sui contratti per influencer
Se serve aiuto, contattami per una consulenza legale online
A volte capita di avere dubbi di ogni tipo su contratti, marchi, gestione dell’attività digitale, un universo sul quale, c’è da ammetterlo, molti consulenti del lavoro, consulenti legali, persino commercialisti e consulenti fiscali sanno davvero poco.
Tramite i potenti mezzi el web possiamo incontrarci in video chiamate e fare chiarezza sui tuoi dubbi.
Scopri come lavoro.
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