Hai trovato un contenuto identico al tuo sull’internet, su un blog, sito web di un competitor, un magazine di informazione? Ecco cosa puoi fare, caso per caso, e cosa avresti potuto fare per tutelarti preventivamente (e che puoi fare d’ora in poi, per proteggere i tuoi contenuti).

Abbiamo già parlato in modo più approfondito di cosa è bene fare quando qualcuno copia un tuo contenuto o un’idea sui social, parlando anche nel dettaglio di quale sia la reale differenza tra “ispirazione” e plagio.

Oggi parliamo di cosa fare quando troviamo un nostro contenuto copiato su altri “luoghi del web”, perché ce lo sottopone qualche amico o consocente, oppure quando noi stessi ci imbattiamo, tramite ricerca organica e talvolta nella normale attività di studio dei competitor, in un contenuto identico al nostro, su un altro sito o portale.

Talvolta si può trattare di un articolo intero, altre volte di una parte di un articolo (sì, anche questa può essere ritenuta una forma di violazione del diritto d’autore), altre volte possiamo imbatterci in fotografie nostre, placidamente pubblicate su siti web di altri (perché per alcune persone, “se è su Internet è di tutti”);

come avvocato ho anche clienti che hanno trovato intere pagine prodotto o format consulenziali con lo stesso nome e la stessa descrizione.

Prima regola:

Quando troviamo un contenuto copiato dal nostro, non dobbiamo rassegnarci, ma possiamo e dobbiamo agire, seguendo diversi gradi.

domande illegalli ai colloqui

Trovi online un contenuto identico al tuo? elenco di azioni utili da fare

  • Riporta il problema a Google

Il principale motore di ricerca, usato dalla stragrande maggioranza di utenti in tutto il mondo, ha un sistema sempre più sofisticato che rintraccia i copia incolla e li penalizza; tuttavia se troviamo un contenuto identico al nostro da ricerca organica è evidente che Google ancora non ha intercettato questo caso di scopiazzatura quindi puoi essere tu a sottoporglielo attraverso il modulo di Report Scraper di Google.

La verifica e relativa penalizzazione del contenuto duplicato è quasi immediata.

Attenzione però, non si tratta dell’inizio di un’azione legale, ma almeno, in attesa di procedere o di decidere se e come procedere nei confronti di chi ha copiato il tuo contenuto, sei certo che almeno attraverso il motore di ricerca e la ricerca organica, le persone non troveranno o leggeranno quel contenuto.

  • Scrivi all’autore della violazione

In via formale ma non ancora legale, puoi recuperare il contatto ufficiale del proprietario del sito (nelle privacy policy fatte bene dovresti trovare anche l’indirizzo pec) dicendo che hai trovato un contenuto duplicato dal tuo sito web, con tanto dei due link a confronto e, se visibili, gli screenshot delle date di pubblicazione.

Non è questo il momento di essere aggressivi (ma assertivi sì), perché non sempre gli errori sono fatti con dolo e malafede.
Ad esempio, molti professionisti si rivolgono, per i testi dei propri blog e siti web, a copywriter non sempre esperti, che in modo leggero e poco professionale credono che scopiazzare contenuti qua e là possa essere una cosa innocua per rendersi facile la vita.
Altri invece usano sistemi automatizzati per creare contenuti, senza sapere che i bot che creano articoli in automatico molto spesso creano contenuti tra loro identici, cosa di per sé dannosa, come spiegato in questo articolo.

In questo messaggio da inviare a chi ha pubblicato un contenuto troppo simile o identico al tuo, fai presente che hai già comunque segnalato il contenuto duplicato a Google Report, almeno capiscono da subito che fai sul serio.

Se non hai risposta…

  • Procedi con ammonimento legale

Qui, in questo terzo livello, entriamo in gioco noi avvocati che, con delega ufficiale, usiamo i nostri “potenti mezzi” per inviare un messaggio in cui chiedere la rimozione onde evitare un procedimento legale e, a seconda dei casi, chiedere anche un compenso per l’utilizzo pregresso di materiale protetto da copyright. Ad esempio se un nostro articolo è stato utilizzato su una rivista per molto tempo prima che ce ne accorgessimo, a quell’utilizzo improprio pregresso può essere dato un valore economico e può essere chiesto un compenso .

Ancora più complessa (e grave) è la posizione del “copiaincollatore” se ad essere stato utilizzato è stato un marchio registrato.

Dal momento che non tutti i contenuti e non tutte le casistiche di violazione del diritto d’autore hanno la stessa gravità, una chiacchierata con un legale prima di agire per capire bene tutti gli scenari può essere decisamente la cosa migliore da fare.

Se credi di essere stato vittima di plagio, se hai trovato un contenuto duplicato e vuoi sapere come puoi procedere e cosa puoi pretendere, ai sensi della legge, contattami per una consulenza.

Come tutelarti dai copiaincolla sul web?

Se ti capita una volta, potrebbe capitare di nuovo: i nostri contenuti online sono esposti, quindi vulnerabili ed è bene mettersi al sicuro in via preventiva.
Perché sì, la guerra alla violazione del diritto d’autore è spesso una guerra preventiva.

Ecco una serie di azioni che possono disincentivare all’utilizzo improprio dei tuoi contenuti e a duplicazioni di foto, interi testi, prodotti o anche piccoli paragrafi, che però sono frutto del tuo impegno e intelletto.

  • Usare un plugin di di protezione dei contenuti (ce ne sono decine)

Si tratta di strumenti che, una volta installati e attivati, impediscono a chiunque di salvare una foto presa dal tuo sito o fare un pedissequo copia incolla. Certo, non impedisce realmente la copia, ma almeno la rende tecnicamente più complessa.

  • Registrare un marchio, quando opportuno e possibile
  • Scrivere che i tuoi contenuti sono protetti da copyright

Sembra banale, ma a volta ribadire l’ovvio fa capire ai copiatori seriali che almeno l’ovvio dei tuoi diritti li conosci. Inserire nel footer del tuo sito web e, a volte, anche in calce ad alcuni articoli e documenti scaricabili dal tuo sito, che i contenuti sono protetti da copyright, che sono tua proprietà intellettuale e che ne è vietata la vendita e la diffusione non autorizzata, può essere un monito.