Un marchio forte, potrebbe essere la sola cosa che hanno Beyoncé, Taylor Swift, Barbie, Madonna che puoi avere anche tu, che possiamo avere anche tutte noi, che già ci sentiamo al top del glamour quando azzecchiamo la giusta tonalità di rossetto.
Perché se non possiamo agire su genetica, privilegio, su alcuni livelli di talento, ci sono cose sulle quali il diritto d’impresa fa da livella sociale e ci permette di fare qualcosa di forte.
E che fai, non ne approfitti?
Ora ti spiego perché il caso Barbie e il caso Beyoncé fanno scuola nel branding e nel personal branding e cercherò di illustrarti come puoi trarre spunto dalle migliori, anche per il tuo piccolo brand e/o personal brand.

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Marchio forte vs marchio debole
Nella normativa, i marchi sono tutti uguali — come i figli — ma nella pratica, no: esistono marchi “forti” e “deboli”, e questa distinzione, pur non essendo ufficiale (il che vuol dire che è stata elaborata dalla giurisprudenza ma che non la troverai sul codice della proprietà industriale), è fondamentale per capire come proteggere il tuo brand.
Il marchio forte è quello capace di distinguersi davvero sul mercato: non descrive il prodotto, non è generico, ed evoca immediatamente il brand che rappresenta. Pensa ad Apple, Chicco o IKEA: anche senza sapere cosa vendono, ti viene subito in mente chi sono.
Questo tipo di marchio può essere difeso con più forza contro imitazioni o usi indebiti e, quando si trasforma nella sua versione supersayan di marchio noto o di rinomanza, riesce ad avere un perimetro di protezione molto (molto) ampio.
Il marchio debole, invece, è quello più “parlante”: tendenzialmente descrive ciò che vende, come nel caso (fittizio) di una merendina, dalla forma tondeggiante, ripiena di cioccolato chiamata CiocoBomba. Funziona sul piano del marketing, ma è più difficile da proteggere legalmente.
Se un concorrente lanciasse una merendina simile, dal nome CiocoShock, non potresti gridare alla contraffazione. O almeno, potresti, ma le tue doglianze potrebbero non reggere davanti ad un giudice.
Eppure, anche i marchi deboli possono funzionare, se usati in modo coerente, strategico e riconoscibile. Esempi famosi? Divani & Divani, Poltrone e Sofà, Melinda. Il segreto è tutto nell’uso continuo e distintivo.
Che tu scelga un nome evocativo o descrittivo, il consiglio è uno solo: pensa a lungo termine e fatti affiancare da professionisti per la creazione e la registrazione. Perché un marchio non è solo un nome: è la tua identità.
Per avere altre info dettagliate in merito, leggi questo mio approfondimento.
E le regine indiscusse che oggi ci fanno da strada e da esempio, pensa un po’, hanno un marchio forte, ma forte forte.
Barbie & Beyoncé: due regine, due marchi (fortissimi)

Barbie: da giocattolo a icona culturale (registrata)
Il marchio Barbie è forte per un motivo molto chiaro: è distintivo, registrato e riconoscibile in tutto il mondo.
Ma non è sempre stato così. A inizio anni 2000, Barbie perdeva appeal. Poi è arrivato il colpo di genio: un rebranding profondo e una strategia di branding integrata curata da Mattel.
E cosa ha fatto la differenza?
- Ha rinforzato la sua identità visiva (rosa iconico, logo vintage rivisitato, look riconoscibilissimo).
- Ha riposizionato il messaggio del brand per includere femminismo, inclusività e cultura pop.
- Ha ampliato la registrazione del marchio a nuove classi merceologiche: moda, cinema, gadget.
- Ha fatto squadra con Hollywood e Greta Gerwig, in un film che è anche una gigantesca operazione di marketing e tutela IP.
Il risultato? Barbie è tornata, ma protetta e monetizzata meglio di prima. Un marchio registrato che ha saputo diventare narrazione, community, e business.
Qui, una ricerca approfondita sulla complessa strategia a lungo termine legata al brand Barbie

Beyoncé: la donna che ha registrato se stessa
Beyoncé è un marchio forte nel senso più letterale del termine: ha registrato il suo nome e lo ha trasformato in una vera e propria piattaforma economica.
Non parliamo solo di dischi, Beyoncé ha:
- registrato “Beyoncé”, ma anche “Sasha Fierce” e “Blue Ivy Carter” (nome di suo figlio, che in realtà non è ancora riuscita a registrare, ma ci prova),
- creato un’identità visuale e sonora coerente in ogni progetto (tour, brand, Ivy Park),
- protetto i suoi asset (immagine, nome, contenuti) con una strategia di marchio completa,
- costruito attorno al marchio un’intera economia fatta di abbigliamento, beauty, eventi, NFT, limited edition.
In pratica, ogni volta che Beyoncé si muove, lo fa da brand registrato e tutelato. Nulla è lasciato al caso, e ogni scelta è coerente con il messaggio “power, ownership, controllo”.
Noi comuni (ma fantastiche mortali), prendiamo spunto

Non serve essere una popstar o un colosso del giocattolo per costruire un marchio forte.
Quello che Barbie e Beyoncé fanno può (e deve) ispirare anche te – che tu venda servizi, corsi, biscotti vegani, decorazione delle unghie con ritratti di famiglia, o consulenze strategiche.
Ecco cosa puoi portare a casa dai casi di marchi pop-glam più forti della storia
1. Cura l’identità visiva (seriamente)
Sia Barbie che Beyoncé hanno uno stile immediatamente riconoscibile. Colori, font, estetica, tono di voce: tutto comunica chi sono.
investi in un logo professionale, scegli una palette, rendi il tuo stile visivo coerente su sito, social e materiali.
Canva è bello, lo so, possiamo farci tante cose divertenti (tante, non tutte, e molte delle cose che non possiamo fare con Canva te le ho scritte qui), ma crearci un logo in Canva non è ciò che ci rende davvero distinte.
Leggi anche Come fare un marchio
2. Dai un messaggio forte e coerente
Il marchio è molto più del nome: è la storia che racconti.
lavora su cosa vuoi comunicare davvero (empowerment, semplicità, eleganza, ironia…) e ripeti quel messaggio ovunque.
3. Registralo!
Né Beyoncé né Mattel si sono limitati a usare il proprio nome: lo hanno protetto legalmente.
E tu ce la vedi la Divina Beyoncé che va all’ufficio registrazione marchi a fare la fila e a rispondere alle domande del modulo sulle categorie del suo marchio?
No! Lei ci ha mandato la sua consulente legale.
Ecco, prendi spunto, e manda la tua consulente legale.
Se ti serve un aiuto, ecco tutto quello che faccio
Verifica che il nome del tuo brand sia registrabile e procedi.
Ovviamente per fare questa ricerca, non basta cercare su Google; la cosiddetta ricerca di anteriorità può essere parte del processo complementare alla registrazione del marchio, e anche in questo ti posso aiutare.
Dunque, contattami.

4. Fai vivere il marchio
Un brand debole può diventare forte grazie all’uso.
Usa il tuo marchio con costanza, creatività e presenza. Fai in modo che le persone lo associno a te prima ancora di leggere il nome.