Vi hanno copiato il profilo Instagram o un post dai social?
Sappiate che capita solo ai migliori (è capitato anche a me…) e che sì, rientra nella violazione di diritto d’autore. Ecco cosa fare se vi accade.
Quante volte abbiamo gridato allo scandalo, chiedendoci come potevamo tutelare il nostro diritto d’autore su profili e blog innanzi a spregiudicati e, sempliciotti, furti perpetrati da terzi in nostro danno?
Quando si parla della violazione di diritto d’autore e di utilizzo improprio del frutto dell’intelletto di altri, l’Internet offre a noi giuristi infiniti spunti di approfondimento e riflessione e molteplici campi di azione; a chi giurista non è, infiniti grattacapi.
Anzi, a dire il vero i grattacapi ci sono anche per noi giuristi: tempo addietro capitò persino a me che proprio un sedicente avvocato “Intellectual Property Specialist ” abbia sottratto immagini dal mio profilo Instagram, tagliando per giunta malamente il logo.
Ora che avete capito che non siete soli, vi spiego come agire quando qualcuno vi “copia il profilo Instagram”, oppure vi scopiazza un contenuto da qualunque social per riproporlo sui propri canali.
Copiare contenuti dai social è reato?
Il mondo dei social network, così nuovo ma con dinamiche così vecchie, ha dato spunto al diritto per applicare a nuove fattispecie, norme già esistenti. Oltre a nuovi luoghi comuni da sfatare.
L’idea, molto diffusa negli anni Dieci ma dura ad estinguersi, secondo cui “se lo metti su Facebook ormai è di tutti” è fasulla e risibile quasi quanto “Se lo metti su Facebook, ora appartiene a Facebook”.
Se a Facebook sostituiamo il nome di un social a caso, il risultato è sempre lo stesso, cioè un’affermazione non corretta.
Se sei un creator (cioè, creatore di contenuti online) e ti è capitato di vedere una tua opera (testo, foto, illustrazione) riutilizzata senza autorizzazione, sei di fronte ad una violazione dei tuoi diritti come autore e puoi agire in sede civile per avere compensi, riconoscimenti o anche risarcimenti, che l’abusante sia una privato o un grande gruppo editoriale ( #potereaipiccoli).
La legge sul diritto d’autore prevede anche delle difese e sanzioni penali di vario tipo e legate, per lo più, a quella che viene comunemente definita “pirateria”.
Differenza tra condividere e copiare
I social network hanno creato un nuovo concetto di “condivisione”, che non vuol dire però libero utilizzo del frutto dell’altrui creatività e lavoro. Se io condivido sul mio account Instagram una foto/grafica con una didascalia che parla dell’importanza della legalità online, ho piacere, per non dire interesse, che avvenga la condivisione secondo quanto previsto dalle dinamiche e dalle meccaniche del social; queste dinamiche prevedono, nel caso esemplare di Instagram, che chi condivide debba andare sull’apposita icona a forma di aeroplano e condividere un post nelle storie oppure, addirittura, usare la App per fare il repost della foto su un’altra gallery.
Perché ho piacere e interesse?
1. Perché sui social condividiamo anche con il fine della viralità, cioè della diffusione di contenuti e pensieri;
2. Perché con questa meccanica, oltre al contenuto viene diffuso in automatico anche il nome dell’autore;
3. Perché quando ci registriamo ad un social accettiamo i suoi termini di utilizzo e le sue regole insite, tra cui rientra la possibilità di fare condivisioni secondo le dinamiche appena illustrate.
Ben diverso è se io trovo una foto e la scarico/salvo/modifico sul mio dispositivo ricondividendola sulla gallery come mia, magari modificando qualche dettaglio, cosa che lungi dall’essere attenuante non fa che sottolineare la malafede di chi sa di commettere un illecito.
Chi agisce così, consapevolmente o meno, sta violando la normativa che tutela i diritti dell’Autore e, conseguentemente, i diritti morali e materiali dello stesso.
Se vi capita di essere vittime di un abuso simile, per aiutarvi a reagire come chi sa di essere nel giusto e con l’aplomb di Smithers quando libera i cani, cliccate su questo articolo in cui vi spiego meglio
– come capire quando siete vittime di una violazione di diritto d’autore online;
– come agire;
– cosa fare quando abbiamo bisogno di un contenuto di altri e vorremmo usarlo senza infrangere decine di leggi civili e codici etici con un solo click.
Differenza tra ispirarsi/informarsi e copiare
Scrivere una frase di altri, senza citare la fonte, usare una foto già condivisa o un’illustrazione o una grafica senza specificare che è di altri e, soprattutto, senza aver precedentemente chiesto l’autorizzazione a chi ne detiene la proprietà intellettuale costituisce una violazione dei diritti dell’Autore.
Vero è che oggi, per creare qualunque contenuto di valore, approfondiamo cercando su internet chi ha scritto e approfondito lo stesso argomento e questo ci pone spesso di fronte all’interrogativo:
“se uso una nozione trovata online a supporto di un mio contenuto, uso una fonte, trovo un’ispirazione o effettuo un plagio?”
Inoltre, siamo così legati ai social che è difficile non essere in qualche modo influenzati, nella creazione di nostri contenuti, da quando scritto o fatto da altri che “ci hanno ispirati”.
La verità è che il confine tra plagio ed ispirazione è molto sottile ed ogni caso è diverso dall’altro per le dinamiche, le modalità con cui si sono svolti i fatti e, diciamolo pure, la sensibilità personale del giudicante. Posso però darvi un’indicazione di massima per capire (con estrema onestà, mi raccomando!) se quello che avete fatto è “prendere ispirazione” o “plagiare” malamente qualcun altro.
Se avete letto molto su un determinato argomento, avete trovato il vostro punto di vista e, rielaborando tutto il materiale raccolto, create qualcosa di nuovo, di vostro, con le vostre parole, il vostro modo di scrivere e la vostra sintassi, complimenti, ci troviamo di fronte ad un’ispirazione!
Diverso è se realizzate una pregevole azione di “copia – incolla”, cambiate qualche parola qua e là e un pò di punteggiatura, pretendendo di aver creato “il contenuto della vita”: no, probabilmente avete plagiato il lavoro di qualcuno che, giustamente, vi chiederà conto delle vostre azioni.
Un profilo “simile” al tuo non è violazione del diritto d’autore (a meno che…)
Attenzione però!
Se io ritengo di essere la prima avvocata bionda che racconta “quelle cose della legge” su Instagram e mi accorgo che un’altra avvocata, magari bionda pure lei, fa altrettanto, non posso certo ritenermi vittima di una violazione del diritto d’autore.
Per quando possa sembrarci talvolta assurdo, nel mondo del web e dell’impresa online, nessuno si inventa davvero nulla e se lo fa farebbe bene a depositare un brevetto (ove ce ne fossero i requisiti, chiaramente).
Non posso impedire a nessuno di parlare di legge su Instagram, persino se qualcuno decide di farlo imitando il mio accento siciliano (cosa che sarebbe ben divertente, a mio avviso). Posso, però legittimamente avere pretese nel caso in cui quel determinato profilo attinga a piene mani dal mio con la suddetta operazione di “copia-incolla”. E spesso, vi basterà chiedere la rimozione del contenuto per risolvere il problema.
Altra piccola postilla: le idee non possono essere protette per legge (salvo, appunto, la di cui sopra brevettabilità) proprio perchè – e oserei dire giustamente – il legislatore del 1941 ha ben pensato che fosse sano far circolare più idee e novità possibili come arricchimento del patrimonio comune della società.
Se pensi di essere vittima di un’appropriazione non autorizzata di un tuo contenuto o del frutto del tuo ingegno, contattami e risolviamo la situazione. Non ho cani da liberare… ma posso aiutarti con i codici.