Guadagnare con le recensioni: si può fare?

Si può guadagnare con le recensioni di prodotti e servizi? La risposta è sì, e i modi sono molteplici (ora ne elenchiamo alcuni tra i più semplici e diffusi nel nuovo mercato digitale).
Ma come ogni forma di guadagno e come molte forme di marketing moderno, anche la “compravendita” di recensioni è soggetta a normativa;

come fare soldi con le recensioni, in modo legale? E come pubblicare queste recensioni sul nostro e-commerce senza incorrere in pratiche di marketing ingannevole e manipolativo?

Ecco alcune indicazioni, per fare le cose a norma di legge.

Avv. Valentina Fiorenza, esperta di diritto digitale, GDPR, privacy e… di tutti i documenti legali che servono per svolgere la tua attività di e-commerce e di creator.

Come guadagnare scrivendo recensioni?

Nell’epoca del commercio online, nel momento storico in cui, più che mai, se non hai un buon negozio online ben posizionato, praticamente non esisti, le recensioni sono uno strumento di marketing importante e nei casi di piccoli brand anche vitali.

In tutto questo si inserisce anche l’algoritmo di Google, che nei suoi ultimi aggiornamenti ha deciso di dare priorità nelle ricerche degli utenti ai prodotti più e meglio recensiti: non credo che servano altre ragioni e spiegazioni per capire come mai ci sono siti, brand e portali disposti a elargire pagamenti, sconti o facilitazioni in cambio di recensioni.

I metodi più diffusi per guadagnare scrivendo recensioni sono, ad oggi:

  • scrivendo recensioni per siti appositamente creati per raccogliere pareri di consumatori (es. ciao.it, melascrivi.com)

che hanno di buono la user experience alla portata di tutti, e di negativo la scarsissima remunerazione

  • Attraverso le affiliazioni a programmi di grosse major dell’e-commerce, come Amazon, Booking, Trivago ecc.

C’è di buono che si può guadagnare bene, ma serve una strategia basata sul content, cioè sulla creazione di contenuti.

  • Creando un proprio sito web/blog in cui pubblicare articoli di opinione su prodotti, cui legare link affiliati o preceduti da contratti veri e propri con i brand.

Ma è davvero legale fare recensioni in cambio di denaro o benefit?

recensioni false sanzioni

Sì, è legale, si può fare, ma ovviamente bisogna seguire delle regole caso per caso e adeguarsi a quanto stabilito dalla Direttiva Omnibus, un elenco di norme messe a punto per migliorare le leggi europee relative alla tutela dei consumatori, al fine di rendere più trasparenti le pratiche commerciali legate agli e-commerce.

Anche le recensioni di prodotti online , ormai usate come vero e proprio strumento di marketing e promozione, sono oggetto affrontato nella direttiva, per la quale le recensioni devono essere trasparenti, non ingannevoli e deve essere dichiarata dal merchant la modalità di acquisizione.

E le regole della direttiva si applicano tanto agli e-commerce che pubblicano le recensioni dietro sollecito, compenso, benefit, sia per i recensori, cioè chi scrive le recensioni in cambio di qualcosa (non solo cash, anche in cambio del prodotto, ad esempio, o punti fedeltà).

Cosa devono fare gli e-commerce che pagano pubblicano recensioni a pagamento o in cambio di benefit?

influencer con un cellulare
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Un e-commerce che pubblica recensioni a pagamento o in cambio di benefit, che si tratti di una grande azienda o di un piccolo e-commerce deve:

  • dichiarare quando una recensione è stata fatta nell’ambito di un accordo di denaro o benefit;
  • pubblicare tutte le recensioni, anche quelle di altri utenti e quelle non positive, a meno che non dichiari in modo chiaro e visibile di non farlo;

Cioè, in pratica ci deve essere un testo in cui si indica quali recensioni sono frutto di accordi e collaborazioni e quali frutto dell’iniziativa di clienti paganti.

Soprattutto per i piccoli business, che vogliono promuovere i propri prodotti fisici o digitali, devono stare attenti a questo aspetto e affidarsi a un consulente legale che dia indicazioni sui testi da inserire per essere a prova di legge (anche perché in caso di mancata trasparenza e a seguito di segnalazione si può arrivare a pagare multe piuttosto salata, visto che, una delle autorità che entrerebbe in gioco è l’AGCM che non è particolarmente tenera.)

Ad esempio, per chi crea un video corso e chiede ad amici, colleghi, influencer e micro influencer di fare una recensione, deve creare testi e disclaimer che, in totale trasparenza indichino quali review provengono da:

  • accesso gratuito al corso;
  • affiliazione alle vendite del corso;
  • accordo retribuito o in cambio di altri benefit;

con testi diversi caso per caso.

Cosa deve fare chi fa recensioni in cambio di denaro o benefit

recensioni prodotti online

Come detto, molte modalità di recensione avvengono attraverso le piattaforme web, siano blog o social media, gestite da singoli utenti.
Un blogger può ad esempio scrivere un articolo – recensione dei 10 libri migliori letti durante l’anno, dove tutti i libri sono legati a link affiliati (cioè, per ogni vendita avvenuta tramite il suo link, ci guadagna una piccola percentuale).
In tal caso il blogger ha il dovere di indicare, in calce o all’inizio dell’articolo, che il suo post contiene dei link affiliati e, possibilmente, anche quale è la/le piattaforme di affiliazione.

Vale lo stesso se le recensioni vengono fatte in cambio di denaro, siano esse sui social o sul blog. Infatti, il consumatore/lettore/follower avrà un approccio diverso e una “consapevolezza” diversa a seconda che un prodotto venga consigliato per una collaborazione o per un semplice parere personale e, ancora di più, cambieranno le “difese” cognitive dell’utente al sapere che una valutazione viene fatta a seguito si scambio economico.

Si chiama, semplicemente, obbligo di trasparenza.

A tal proposito può essere utile sapere Come e quali testi e micro testi usare per le sponsorizzate sui social

Avv. Valentina Fiorenza

Esperta in diritto digitale e proprietà industriale. Siciliana. Bionda. Fatta di sole, di sale e di lava