Come content creator del web, proteggi i tuoi contenuti che quotidianamente elargisci, anche gratuitamente, online?
Puoi farlo, in modo neanche tanto difficile; ci sono piccole attenzioni semplici e, altre volte, delle procedure più lunghe ma comunque meritevoli di attenzione, che possiamo mettere in pratica per far sì che i contenuti di blog post, documenti scaricabili, immagini e video, non vengano usati da chi non ha avuto l’autorizzazione da chi, quei contenuti, li ha creati.

Il mondo dei content creator è generoso: tra blog che diffondono centinaia di informazioni gratuite, foto professionali pubblicate per mostrare cose, luoghi, procedimenti, come fare cosa (anche detti tutorial) e creator di Instagram con i loro freebie, il web è colmo di quelli che per molti sono “contenuti gratuiti” ma che per un giurista sono… prodotti dell’ingegno.

Perché sì, miei magnanimi elargitori di conoscenza, sappiate che qui, dall’altra parte della barricata, c’è ancora un mucchio di gente che crede che tutto quello che è sull’internet, in realtà, non solo è gratis, ma è anche pubblico, di tutti e quindi tutti possono liberamente usufruirne.

Senza chiedere, senza avvisare, senza menzionare, senza neanche ringraziare.

diritti degli influencer
Maddi Bazzocco-unsplash – downloaded 3.23

Come proteggere i tuoi contenuti online

Come ho già detto nell’articolo in cui suggerisco le procedure da seguire quando ci rendiamo conto di essere stati vittima di plagio sul web, la guerra per la tutela della nostra proprietà intellettuale è spesso una guerra preventiva, ed è necessario giocare d’anticipo accettando che sì, l’internet è bellissimo, ma come tutti gli ecosistemi vasti c’è sempre da stare attenti.

Ecco perché sono solita suggerire piccole accortezze che consentono di essere meno soggetti a scopiazzanti, in buona o cattiva fede.

Io sono Valentina Fiorenza, avvocato

esperta di diritto digitale, copyright e GDPR.

Posso aiutarti nella registrazione del tuo marchio e nella tutela dei tuoi contenuti online.

Contattami!

Proteggere i contenuti di un blog

Il blogger è una persona che ha e gestisce un blog, cioè un sito web con contenuti dinamici, raccolti in categorie;
un blogger può svolgere questa attività per lavoro o per diletto ma in entrambi i casi è soggetto a doveri nonché anche oggetto di diritto, nella fattispecie diritto di tutela dei suoi contenuti, che siano testi o foto o video e del suo diritto d’autore sugli stessi.

Per proteggere tali contenuti è possibile, ad esempio, usare delle diciture che ricordino il tuo diritto d’autore sui contenuti, da inserire in un luogo del sito web visibile da ogni pagina dello stesso.

Per evitare che i tuoi contenuti pubblicati online possano essere soggetti all’odiosa attività del copiaincolla da altri creator o da chiunque ne abbia necessità, è bene sapere che esistono anche degli strumenti da installare gratuitamente sui siti web proprio per evitare che il tasto destro del mouse di chi ti legge possa diventare l’arma che spara contro il tuo diritto d’autore (anche questo articolo, come ogni contenuto del mio sito web, è protetto da uno di questi plugin; infatti se provi a fare copia-incolla, un messaggino ti dirà che non puoi farlo).

Proteggere le tue immagini da riutilizzi non graditi

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ph. sincerely media -Unsplash

Le immagini sono per molti utenti del web la grande “zona franca”; mi serve una foto, faccio una ricerca, la trovo, la scarico, tanto è online ed è di tutti.
Mi chiedo se ancora, nel 2023, si possa realmente non sapere che no, non basta che una cosa sia sul web per essere di tutti.

Ma tant’è.
Puoi però facilmente proteggere le tue foto o con il sistema di blocco dei contenuti appena menzionato nel precedente paragrafo, oppure affidandoti alle diciture, del tutto gratuite e open source, dei Creative Commons , che comunicano all’utente come vogliamo che quel contenuto venga usato.

Proteggere la proprietà intellettuale di un freebie

Quanto consigliato per i blog, vale anche per i freebie, che tanto generosamente vengano elargiti sui social network e in particolare su Instagram.
Strumento utile per aumentare reach, follower e engagement, il loro valore di “scambio” (io ti do qualcosa, in cambio di un follow e di un’interazione) non vuol dire che ogni follower possa sentirsi autorizzato a fare ciò che vuole di quel prodotto.

Ad esempio, onde evitare che qualcuno si senta libero di copiarlo e spacciarlo per proprio o, in alcuni casi, addirittura rivenderselo, puoi registrarlo nel deposito opere inedite della SIAE.


Remainder su come fare un freebie a regola d’arte da un punto di vista legale (e anche su come tutelarlo).

Proteggere il proprio nome online: registrare un marchio

registrazione del marchio

Molti creator, che siano blogger, Instagrammer, Youtuber, TikToker spesso hanno dei nomi-avatar che non corrispondono al loro nome reale; creano dei naming che, con il tempo, diventano riconoscibili, dei veri e propri caratteri distintivi di un format. (Qui potrebbe partire una dissertazione giuridica sul diritto allo pseudonimo, tutelato dall’art. 9 del Codice Civile, e l’idea – ventilata ultimamente da parte di alcuni – di un accesso a internet tramite identificazione certa; ma ve lo risparmierò e magari ne parlerò nel mio podcast. Lo ascolti, vero?)


Spesso inconsapevolmente questi questi nick name diventano potenti tratti distintivi e se “rubati” da altri possono portare non pochi rischi oltre che danni di immagine a chi, con quei nomi, ci ha lavorato per anni, costruendo un’identità online.

Questo è uno di quei casi in cui prendere in considerazione se sia o meno possibile e utile registrare un marchio legato al proprio nome (se vuoi, possiamo parlarne per capire se ci sono i presupposti per una registrazione).

Proteggere un prodotto o un’idea online

Poniamo caso che tu abbia messo in vendita un prodotto unico, un video corso con un nome e un formato inventato da te, con delle caratteristiche specifiche.
Se è un elemento di business, è il caso di valutare la registrazione del marchio, valutando se sarà marchio debole o forte.

In un altro articolo ho parlato meglio di cosa fare, dal punto di vista legale, quando pensi che ti abbiano copiato un’idea (o meglio, un format) su Instagram.

Creare contenuti sul web è, ad oggi, per molti un lavoro, per molti altri parte del proprio lavoro, parte del proprio modello di marketing se non di business. I contenuti gratuiti, che vanno dal semplice post su Instagram a prodotti ben più approfonditi, sono sempre prodotti del tuo ingegno, anche quando non portano fatturato immediato.

Quello che spargiamo nel web è legato alla nostra immagine, ai nostri valori e sì, anche ai nostri prodotti; e dal momento che l’idea secondo cui quello che è online è di libero accesso è dura a morire, ogni forma che sia anche semplice deterrente o “gentile promemoria” del titolare della proprietà intellettuale di un contenuto può essere prezioso aiuto.


Poi, ovviamente, entriamo in gioco quando è necessario noi avvocati e le leggi di tutela del copyright e, credetemi, alla luce del poco interesse che le grandi piattaforme sulle quali diffondiamo conoscenza dimostrano verso questi diritti, possiamo davvero essere utili.