Usare Canva, strumento gettonato per creare grafiche in modo semplice, non è indicato per tutti i tipi di contenuto: ci sono cose che non possiamo fare (e che invece facciamo, rischiando grosso).

Che Canva sia la salvezza di tutti gli impediti della grafica e un notevole aiuto – ove occorra – per tutti gli altri, mi pare innegabile.

Dalle grafiche per Pinterest alle storie animate in 9:16 per Instagram, Canva si aggiorna alla velocità della luce, anzi alla velocità dei social, che è maggiore, per consentirci di fare tutto quello che ci serve per la nostra comunicazione visual.

Ribadendo che, come in tutte le cose, quando queste si fanno serie è sempre meglio mettersi nelle mani di esperti con titoli ed esperienza, perché a far da sé non sempre si fa per tre ma si perde tempo e credibilità, Canva è di certo un buon supporto per principianti e attività di routine.

Ma tu, i termini di utilizzo di Canva, li hai letti?

responsabilità precontrattuale

Che Canva abbia termini di utilizzo che, probabilmente, abbiamo letto in tre, compreso l’avvocato che li ha scritti, non credo sia un mistero; siamo altresì plausibilmente allineati quindi che, come al solito, mio malgrado, arrivo ad infrangere i vostri sogni di gloria svelandovi che NO, NON POSSIAMO FARE TUTTO, TUTTO, TUTTO con Canva. 

Una delle cose interessanti di questo strumento è che, a parte avere dei template già pronti – alcuni gratuiti e altri accessibili con l’acquisto di un abbonamento – ha all’interno una sezione in cui troviamo immagini e video utilizzabili per le nostre grafiche, video, storie, clip. 

Alla luce della presenza di modelli e modelle che hanno messo il loro volto in questi mini clip e foto utilizzabili, dobbiamo intuire che ci sono delle cose che non possiamo fare con questo materiale, anche se lo paghiamo tramite abbonamento pro.

Cose che non possiamo fare con Canva

Non possiamo usare il materiale disponibile in stock (foto e clip) in un modo che metta in cattiva luce o che potrebbe risultare offensivo per qualsiasi persona ritratta.

Il che include – ma non è limitato a – l’uso di immagini: 

a) nella pornografia, “ video per adulti” o simili; 
b) negli annunci di prodotti del tabacco; 
c) in annunci o materiali promozionali per club di intrattenimento per adulti o luoghi simili, o per servizi di escort, appuntamenti o simili; 
d) in relazione a sostegno politico; 
e) in pubblicità o materiali promozionali per prodotti farmaceutici o sanitari, erboristici o medici, inclusi, a titolo esemplificativo, integratori alimentari, aiuti digestivi, integratori a base di erbe, prodotti per l’igiene personale o contraccettivi;
f) usi diffamatori o con contenuti altrimenti illeciti, offensivi o immorali.

Se per la faccenda della pornografia, dei siti per adulti e per servizi di escort e se per la creazione di ogni contenuto considerato illegale in buona parte dei paesi del mondo in fondo non siamo sorpresi, devo ammettere che per altre voci sono stupita anche io.

Che cosa c’è di male nell’usare la faccia di un modello per parlare di integratori a base di erbe o per i contraccettivi e l’igiene personale? Il problema, probabilmente, deriva da specifiche normative locali, da legislazioni sulla pubblicità di farmaci ( lo sapevi che anche in Italia i farmaci non si possono pubblicizzare?) e varie ed eventuali americane. Si, perchè Canva si attiene a quella legislazione lì, anche se, probabilmente, lo usano pure a Timbuctu

Ma c’è un’altra cosa che con Canva non si può fare… e questa sì che lascia sconvolti i più:

Realizzare un logo con Canva: in realtà non si può fare

computer e mail - cancellazione newsletter
ph. Unsplash

Qui lo so bene che inizio a sconvolgervi, come è accaduto su Instagram quando, qualche settimana fa, ho parlato di questo aspetto.

Attraverso Canva, sappiamo che si possono fare dei loghi in modo molto easy, sia partendo da zero che seguendo i modelli già suggeriti nella ricca sezione “logo”.

“Ma allora, oh tu avvocata bionda, come ti permetti a dire che non possiamo fare il nostro logo o un logo di un cliente con Canva?”

Perché un logo può corrispondere ad un marchio, che tu o il tuo cliente potreste avere necessità di registrare o rivendicare, con le modalità specificate in questo post.

Leggendo le condizioni di utilizzo di Canva, sia per le funzioni gratuite che per gli utenti con un account PRO, scopriremo che non è possibile creare un marchio con Canva.

Ciò vuol dire che, per realizzarlo, non puoi usare le immagini di stock o gli elementi grafici che trovi all’interno dell’archivio.

Il motivo è anch’esso deducibile se si conoscono le regole e caratteristiche relative ai marchi: un marchio deve essere un simbolo unico, esclusivamente riferibile alla tua azienda/attività e per questo motivo non è possibile utilizzare alcun contenuto della libreria di Canva con questi scopi.

Che succede se usi uno o più elementi grafici di Canva per creare un logo e un marchio?

Appena crei un marchio con Canva e premi “scarica file” arriveranno a casa i NAS, la NASA, la Finanza e la Digos e pure la SWAT, visto che, come dicevamo sopra, ci rifacciamo alla legislazione americana?

Ovviamente no!
In realtà se crei un logo che usi o fai usare come marchio dopo averlo creato con Canva non accade niente, nell’immediato. Ma potrebbero esserci fastidi di non poco conto dopo.

Ad esempio, non potrai rivendicare alcun diritto esclusivo su quel segno o quel design.

Come te, chiunque potrà usare quel design, da ignoti che lo apprezzano quanto te al momento della scelta della propria identità digitale, finanche ai competitor che vogliono confondere i clienti “assomigliando” a te anche nella grafica.

Sei sicuro di voler correre il rischio?

Passi per la grafica delle storie e dei post di Instagram, rendiamoci la vita facile quando possiamo.
Ma un marchio è la tua identità digitale, l’aspetto con il quale presenti al mondo (non solo del web) la tua unicità, il tuo valore aggiunto.

Come puoi affermare la tua unicità se usi un elemento grafico preso da un sito usato da milioni di persone in tutto il mondo?

Un grafico può guidarti nella costruzione di un’identità unica, che passa da colori, simboli, psicologia del web marketing e semiotica del web.

Non credi che sia proprio questo uno di quei casi in cui affidarsi ad un professionista?

cosa NON possiamo fare con canva
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